mozart, Mozart, MOZART!
39, 40 e 41. Il trittico sinfonico conclusivo del genio di Salisburgo: laVerdi e Flor omaggiano Mozart

Mozart, Mozart e ancora Mozart! L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta dal suo Direttore musicale Claus Peter Flor presenta un programma tutto dedicato alle ultime tre grandi Sinfonie di Mozart, scritte nel 1788, anno particolarmente generoso per la vena creativa del compositore salisburghese. Giovedì 28 aprile (ore 20:30), venerdì 29 aprile (ore 20) e domenica 1° maggio (ore 16) si eseguono in sequenza queste tre sinfonie, composte una dopo l’altra nello spazio di appena tre mesi e con un’energia fino ad allora sconosciuta, forse la massima rappresentazione degli ideali estetici del loro autore e rivelatrici di una grazia che sarà propria dell’allora nascente stile preromantico.

Proporle una dietro all’altra cela una comprensione profonda di quanto tra loro queste tre opere d’arte siano connesse, tutte e tre figlie dell’estate del 1788: il 26 giugno aveva visto la luce la sinfonia 39, il 25 luglio era stata la volta della 40 ed il 10 agosto della 41, la celebre “Jupiter; rimane il dubbio se l’autore abbia lavorato alle tre opere contemporaneamente, ma questa possibilità non sminuisce in alcun modo la straordinaria qualità di questi lavori.

Claus Peter Flor dirige laVerdi nell_Eroica – foto Andrea Cherchi

Si parte dal Mi bemolle maggiore della “galante” Sinfonia n. 39 K 543, che potremmo considerare come l’ultimo grande omaggio di Mozart a Haydn: un’introduzione lenta, che ci rimanda alla Sinfonia n.84 del grande maestro, il ruolo preminente degli strumenti a fiato, a cui addirittura Mozart dedica il ruolo di protagonisti nel Trio del Menuetto. Una sinfonia che è un trampolino di lancio verso un compimento assoluto: quello della Jupiter, la n.41, non mancando di passare per un momento più crepuscolare, rappresentato dalla mediana, la Sinfonia n.40.

Di quarantuno sinfonie, Mozart ne scrive solamente due in tonalità minore. La più celebre è senza dubbio la Sinfonia n.40 in Sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart, composizione filtrata dalle terribili avversità degli ultimi anni di vita del compositore. Pagina sinfonica descritta dal Manzoni come un «canto amaro e sublime», definizione che ben riassume la sua perfezione formale, la sua divina levigatezza di tratti, oltre all’intimo clima, come di una confessione. Indimenticabile è il tema d’apertura dell’Allegro molto iniziale, che con il secondo dà vita a un forte contrasto. L’Andante è avvolto in un’atmosfera di nobile tristezza, che il Minuetto successivo non riesce a fugare per il tono raccolto che lo caratterizza. Chiude la Sinfonia un Allegro assai trascinante nell’andamento ma drammatico nel tono, che tale rimane anche nelle battute finali.

Crisi e catarsi. Dopo le tinte malinconiche della Sinfonia n.40, la tensione si scioglie con un ritorno alla luce, nel sole della Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551, terminata nell’agosto del 1788 e ultima delle sinfonie mozartiane, che per ampiezza e elaborazione formale – e il ritorno al pieno organico orchestrale dopo la più introspettiva Sinfonia n. 40 finita solo due settimane prima – tende più di ogni altro lavoro sinfonico del compositore verso il futuro; ricevette il suo nome, a quanto sembra, dall’impresario inglese Salomon, che così volle sottolineare il carattere grandioso e l’importanza dell’opera. Il vertice della Sinfonia, articolata in quattro movimenti, si individua nell’elaborazione contrappuntistica di mai raggiunta complessità e intensità del finale, un fugato che rappresenta l’addio di Mozart al genere sinfonico, una totale sintesi di maestria tecnica e potenza evocativa, forse il vertice più alto dell’arte del genio di Salisburgo. LaVerdi ritrova il suo Direttore Musicale, Claus Peter Flor, e con lui affronta questo emblematico trittico sinfonico.

Giovedì 28 aprile 2022 ore 20.30
Venerdì 29 aprile 2022 ore 20.00
Domenica 1° maggio 2022 ore 16.00
Auditorium di Milano, Largo Mahler

Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore K 543

Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550

Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551 “Jupiter”

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Claus Peter Flor Direttore

In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità.

Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge.
In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.
L’accesso al teatro è consentito solo con mascherina FFP2

Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
Orari biglietteria: Martedì – Domenica, 10 – 19;
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org

Conferenza
Il concerto di giovedì 28 aprile sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata.
L’Ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Claus Peter Flor (c) Studio Hanninen

Claus Peter Flor, direttore
Rispettato in tutto il mondo come direttore d’orchestra con una musicalità istintiva e incisiva, Claus Peter Flor mantiene una prestigiosa carriera internazionale, rinomata in particolare per la sua competenza e per l’interpretazione del repertorio austro-germanico, tra cui Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms e Schumann. Il Maestro Flor ha anche una grande affinità con le opere di Shostakovich, così come con il repertorio ceco di Dvorak e Suk, avendo registrato molti dei loro lavori durante il suo mandato come direttore principale della Malaysian Philharmonic.
Nato a Lipsia nel 1953, il Maestro Flor ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino a Weimar e Lipsia, prima di dedicarsi alla direzione d’orchestra con Rolf Reuter e successivamente con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato General Music Director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi presso un gran numero di importanti orchestre, tra cui la Philharmonia Orchestra di Londra, la Dallas Symphony Orchestra, la Tonhalle Orchester Zürich e la Malaysian Philharmonic Orchestra. Prima di ricoprire la carica di Direttore Musicale della Malaysian Philharmonica dal 2008 al 2014, il Maestro Flor ha ricoperto la carica di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003-08) su invito personale del loro Direttore Musicale Riccardo Chailly, dove è stato successivamente nominato Direttore Musicale dalla stagione 2017/2018, con il compito di sviluppare il lavoro dell’orchestra nel repertorio mitteleuropeo. Nella stagione 2018/2019, il Maestro Flor è nominato Direttore Ospite dell’Het Gelders Orkest. Nelle ultime stagioni, ha diretto con successo di pubblico e di critica concerti con la London Symphony Orchestra (la Sinfonia n. 3 di Bruckner) e l’Orchestra Santa Cecilia di Roma in un programma interamente dedicato a Mozart. Tra i recenti e i prossimi impegni di rilievo la collaborazione con la Het Gelders Orkest così come il ritorno alla South Netherlands Philharmonic, alla Dallas Symphony Orchestra, allo Hyogo Performing Arts Centre Orchestra in Giappone e il debutto con la Philharmonic Orchestra di Sofia. La sua grande esperienza in ambito lirico lo ha portato a instaurare una lunga collaborazione con il Théâtre du Capitôle di Tolosa, dirigendo celebri produzioni di Le Prophète di Meyerbeerbeer, Tiefland di d’Albert e Die Walküre di Wagner. Tra le produzioni passate si ricordano Faust di Gounod, Tristan und Isolde di Wagner, Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hänsel und Gretel di Humperdinck. Per queste produzioni il Maestro Flor ha collaborato con diversi registi, fra i quali Götz Friedrich, Joachim Herz, Harry Kupfer, Nicolas Joël, Mariame Clément e Walter Suttcliffe. Altri impegni lirici includono una produzione di Siegfried di Wagner, diretto da David McVicar, con l’Opéra National du Rhin a Strasburgo, Le Nozze di Figaro e Die Meistersinger alla Monnaie di Bruxelles, quest’ultimo anche in tournée a Tokyo, Die Zauberflöte di Mozart per la Houston Grand Opera, Euryanthe di Weber per la Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra, e La Bohème per la Dallas Opera. Ha anche diretto una pletora di altri titoli con la Staatsoper di Berlino, la Deutsche Oper e i teatri lirici di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia. Il Maestro Flor ha una discografia ampia e diversificata, che include una serie di registrazioni di Mendelssohn con la Bamberg Symphony, recentemente ristampata dalla Sony/BMG. Il suo rapporto di lunga data con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha anche portato l’orchestra a diventare la prima orchestra italiana a registrare tutte le Sinfonie di Mahler come produzioni concertistiche dal vivo per Idagio. Il Maestro Flor ha registrato anche l’Asrael Symphony di Suk (2009) e le Sinfonie n.7 e 8 di Dvorak (2012) con la Malaysian Philharmonic per l’etichetta BIS.

13 aprile 2022