La cantautrice milanese scatta una lucida e vivida istantanea che ritrae in musica la fase di passaggio da bambina a donna che appartiene al gentil sesso

 

“Addio Barbie” è la canzone dedicata agli ormoni. Quelli femminili. È il passaggio dall’essere bambina all’essere donna, con tutto ciò che ne consegue. Bene e male, amori e dolori. Il sound è una ripresa del calipso proprio per sottolineare le trasformazioni del corpo femminile. Barbie è solo un pretesto che dà l’attacco al pezzo…è in fondo la bambola più famosa del mondo.

“Cantastorie” è l’opera prima di Furia, composta da tredici brani. Il viaggio dell’artista è un contenitore di storie vere narrate come cronache poetiche, alcune di un passato glorioso, altre di ferite antiche che ancora si aprono nel presente: di bambini e donne di ogni strato sociale, traditi nella loro essenza e negli affetti da chi si fidavano. Ma sono anche riflessioni sulla frattura necessaria e naturale che si è formata nei rapporti tra uomo e donna, e di come il ribaltamento dei ruoli e del potere nella coppia porti a conseguenze non sempre prevedibili. E la mutevole posizione della donna di oggi, tra ironia, sogni e speranze.

Furia è una moderna cantastorie che supporta le sue parole e la sua musica con narrazioni visive che sono spaccati di realtà in cui lei è la voce narrante, un Io che osserva da vicino l’accaduto, restituendoci una cronaca poetica dei fatti, delle gesta e dei sentimenti della generazione di oggi e del passato.

La possibilità di creare un messaggio di speranza è rappresentata dalla presenza a fianco di Furia, del Maestro Luigi Albertelli in veste di produttore e manager, che vuole gettare un seme di speranza nella produzione musicale italiana ed internazionale. Una condivisione e un incontro tra la giovane cantautrice e il paroliere di lungo corso, con storie nuove, per raccontare che sull’autostrada dell’omologazione c’è sempre un’uscita in direzione della libertà.

Dicono di lei

“Cantastorie racchiude tutta la sensibilità e le sfaccettature di Furia, un’artista che meriterebbe di entrare nella scena mainstream con la dirompenza dimostrata”. (Gilberto Ongaro – MUSIC MAP)

“[Il disco] è un concentrato di bellissimo pop digitale che veste i panni di quel sapore un poco alla Alberto Camerini e un poco alla Decibel del tempo andato.” (LOUDVISION)

“Un lavoro deciso e proiettato sulle nuove frontiere del pop italiano, quello elettronico, quello futuristico… ma quello che attinge a piene mani da un passato glorioso di melodie popolari.” (Alessandro Riva – MUSIC LETTER)

“Un esordio molto interessante che analizza le contraddizioni di questa società moderna con ironia, sagacia, ma anche la giusta rabbia necessaria per far nascere una profonda riflessione sulla situazione attuale.” (Vanni Versini – ONDA MUSICALE)

Radio date: 24 agosto 2018 – Pubblicazione album: 9 marzo 2018 – Produzione: Luigi Albertelli

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6 Settembre 2018