Andrea Cauduro – presenta il suo nuovo disco “First Date”

Andrea Cauduro è un musicista di formazione classica, ha studiato chitarra e composizione laureandosi in conservatorio, focalizzando la sua attenzione sulla musica contemporanea e sugli sperimentalismi delle avanguardie storiche.

Parallelamente ha sempre svolto un percorso di ricerca anche in territori rock, noise e punk. Da anni collabora con la compagnia Settimo Cielo, realizzando ed eseguendo musiche di scena per spettacoli teatrali (Radio Maigret 2015 e Mozart Mc Hi Energy 2016) e sonorizzazioni (Per Favore non mordermi la band-Nosferatu 2013). Con Tiziano Teodori è autore di Blu Pollution, progetto di musica elettronica, con cui si è esibito in vari festival di genere (Sonology Showlab). Non disdegna incursioni in territori più convenzionali come il folk e il rock, con i cantautori Stefano Crialesi e VonDatty. Nel 2017 realizza First Date, seguito di Tales del 2015, entrambi autoprodotti. Sempre nel 2017 collabora con la compagnia di danza contemporanea MORSE eseguendo musiche dal vivo per la permormance “PostProduzioneDUO” nell’ambito del Festival Interplay di Torino.

First Date si apre con Ada. “Ada” è il suono del tempo leggero che scorre quando rifletti. E’ il suono del tempo che passi immerso nei tuoi pensieri. Ti accompagna. E’ l’inizio del viaggio che continua con il secondo brano, Dance Me To The End of Spain. Si sente il suono di un treno che frena, ti lascia salire e lentamente i leggeri tocchi della chitarra ti cullano verso un’atmosfera ovattata, lontana, onirica. Il sogno finisce con il lento arrivo del treno in una stazione. Si sente in lontananza una musica che cresce sempre più forte e decisa: “siamo in Spagna ora”- dice la chitarra.

Ma il viaggio continua e questa volta siamo diretti verso est. Il titolo del terzo brano infatti è Once I Saw a Mermaid in Budapest. Il suono distorto della chitarra apre una composizione che sembra suonata direttamente dal fondo del mare. Una delicatezza davvero poetica che fa il paio con le parole sussurrate in sottofondo. Il quarto pezzo, Teach Me Another Kind of Blue. Nel titolo è evidente il richiamo a Miles Davis e nella musica puoi vedere uno dei mille volti della malinconia. Davvero intenso.  Il disco si conclude con Vanna. Un altro nome di donna per un altro bellissimo pezzo, questa volta dal sapore più dolce e deciso

SBEM! è un’idea dal fascino un po’ retrò, che va incontro ad esigenze attuali.
Un invito all’ascolto, il contatto diretto, l’ottimizzazione dei tempi, un drink e una chiacchierata. fine. In sostanza si tratta di concerti intimi ed esclusivi per giornalisti ed addetti ai lavori, in cui si potranno ascoltare alcuni pezzi, quindi scambiare qualche parola con gli artisti, selezionati in maniera accuratissima per distinguersi dalle tediose proposte dozzinali degli uffici stampa “da battaglia”.

Milano, 29 Maggio 2017