Swing italiano con influenze american folk, suonato in strada, in periferia, in luoghi non convenzionali, per dare un senso a spazi urbani vissuti come “non-luoghi”

 

Questo sabato sul palco del Buh i Piaceri Proletari presentano Giungle su Giungle, il loro ultimo disco uscito lo scorso 17 gennaio. “Swing raccattato” con influenze folk e nu-folk, condito con una buona dose di veracità. È l’identikit dei Piaceri Proletari, sabato 27 gennaio sul palco del BUH per presentare Giungle su Giungle, il loro ultimo album (inizio ore 22:30 Ingresso libero con tessera ARCI). Un lavoro in cui lo swing attinge a piene mani dalla canzone cantautorale italiana. In Giungle su Giungle si incontrano Enzo Jannacci, Modugno o Fred Buscaglione e li si immagina in una moderna “giungla” metropolitana duettare accompagnati dall’orchestra di Count Basie.

In un momento in cui il pop italico pecca in banalità e/o snobismo, Matteo Torretti (voce, chitarra, ukulele, lap steel guitar) e Giulio Bracaloni (voce,chitarra, fisarmonica,harmonium) ci ricordano con eleganza le nostre radici. Leggeri e taglienti, i Piaceri Proletari fanno propria una tradizione e ce la restituiscono in versione 2.0, facendoci canticchiare delle quotidiane disgrazie ( “Giungle su Giungle”, “I Perdenti”, “Natale alla televisione”), di giungle esistenziali che sembrano interminabili e tremendamente bestiali ma alle quali non vogliamo sottrarci.

Il gruppo dei Piaceri Proletari nasce tra i vicoli della Firenze popolare, quella lontana dai selfie e dalle gite organizzate. Il suo swing raccattato, l’ingestibile anima popolare e l’incoscienza verso il presente trova casa nei non-luoghi, in quei posti che tutti frequentiamo ma che evitiamo di guardare realmente. Così la formazione si fa conoscere a Firenze per le improbabili location dei suoi concerti e per la voglia che ha di riportare la musica tra le mani della gente, cambiando la vita di tutti i giorni. Lavanderie a gettoni, tramvie, piazze e periferie sono i luoghi in cui regalano i loro brani al passante ed al cittadino distratto. Grazie a questo sguardo sul presente incidono nei solchi amori, delusioni e storie di ogni giorno, con il linguaggio dello swing, del folk e della canzone d’autore italiana. Forse proprio per questa attenzione ai Non-luoghi e al bello che si nasconde lontano dai riflettori, la musica dei Piaceri Proletari riesce a far rivivere le atmosfere di un’Italia che fu e, perchè no, che può ancora essere.

Corner Food: Una bella novità per quanto riguarda il cibo. Sarà infatti attivo un corner food dove poter mangiare cose buone in modo semplice e veloce: sandwiches, torte salate, taglieri e i dolci fatti in casa da noi. Il servizio sarà attivo durante tutta la serata e non sarà necessaria la prenotazione.

23 Gennaio 2018