Olaf John Laneri registra Brahms e suona Beethoven

È da poche settimane disponibile il nuovo CD Universal del pianista catanese trionfatore al Busoni 1998. Sabato 30 gennaio suona il Chiaro di Luna di Beethoven al Teatro San Carlo di Modena per l’integrale “Dica 32!”.

Milano – «Il dominio tecnico è assoluto, la tenuta strumentale rivela fiato da maratoneta, il suono risulta di bellezza neoclassica, la convinzione delle idee è quella di chi la musica prima la pensa e poi la suona… Riesce, seguendo le orme del venerato Benedetti Michelangeli, ad infiammare il primo quaderno delle Variazioni Brahms-Paganini: stupiscono non solo la forza, l’agilità e la velocità con cui ogni problema pianistico è risolto ma soprattutto la compattezza e la stringatezza del ciclo, quel modo di legare numero a numero in un processo di consequenzialità formale, come se l’ascoltatore dovesse percepire di trovarsi di fronte ad un atto interpretativo necessario e definitivo… Vive in Olaf John Laneri la grande utopia romantica: il desiderio di cantare con il pianoforte».

Olaf John LaneriCon questo lusinghiero giudizio il Piccolo recensiva qualche tempo fa un recital di Olaf John Laneri, il pianista catanese di madre svedese, impostosi nel 1998 al Concorso Busoni di Bolzano: un virtuoso fra i più grandi dell’attuale panorama, ma anche un musicista raffinato e completo. Le Variazioni Brahms-Paganini sono un suo grande cavallo di battaglia ed è proprio con questo capolavoro assoluto che Laneri debutta per l’etichetta americana Universal con un CD interamente dedicato a Johannes Brahms, distribuito da alcune settimane in tutti i negozi e presentato lunedì scorso su Radio3 da Valentina Lo Surdo durante la trasmissione “Primo Movimento”.

Il CD, registrato da Andrea Alia a Palazzo Pennisi di Acireale su un pianoforte gran coda Steinway preparato da Lorenzo Spagna, si apre con le celebri quattro Ballate op. 10 di Brahms – tanto amate da Arturo Benedetti Michelangeli e Glenn Gould – prosegue con gli otto Klavierstücke (Pezzi per pianoforte) op. 76 e si chiude con i due libri di Variazioni su un tema di Paganini op. 35.

Un significativo successo Laneri ha ottenuto domenica scorsa al Teatro Alighieri di Ravenna: «C’è un pianista, in Italia – ha scritto l’indomani sulla Voce Nazzareno Carusi – che riassume nel cuore, nella testa e nelle mani tutto quel che di Beethoven s’è detto, scritto e suonato lungo il Novecento e oltre. Si chiama Olaf John Laneri, classe 1971, e l’ho ascoltato ieri nella più incredibile Sonata al Chiaro di Luna mai da me immaginata. Possente ma dolcissima, tetragona e in nulla spigolosa, perfetta tecnicamente ma capace di non aver bisogno di rimandare alla perfezione digitale per dirne il bene».

Olaf John Laneri torna ad esibirsi domani sabato 30 gennaio al Teatro San Carlo di Modena alle 17,30, per effettuare il quarto concerto dell’integrale pianistica beethoveniana “Dica 32!” che sta realizzando per l’associazione Gioventù Musicale di Modena. In questa quarta tappa affronta le quattro Sonate n. 12-15 del periodo di mezzo, cioè la n. 12 in la bemolle maggiore op. 26 “Marcia funebre”, la n. 13 in mi bemolle maggiore, op. 27 n. 1 “Quasi una fantasia”, la 14 in do diesis minore, op. 27 n. 2 “Chiaro di luna” e la n. 15 in re maggiore, op. 28 detta “Pastorale”.

Milano, 1 febbraio 2016