Il Teatro Franco Parenti prosegue il suo viaggio dentro la MUSICA nelle sue espressioni più diverse e più prossime al linguaggio teatrale: il Jazz, forse la musica più teatrale che esista, non per niente detto anche musica improvvisata; la musica elettronica “per spettatore seduto” e, infine, la Trance, che coinvolgerà il pubblico in un’esperienza totale di emozioni visive, sonore, sensoriali culminanti con un’orchestra di soli archi sul palcoscenico galleggiante della nostra piscina. Il progetto è a cura di Associazione Pier Lombardo con il contributo di Intesa SanPaolo

5 concerti dal 6 marzo al 9 maggio 2016 – Sala Grande JAZZ AL PARENTI a cura di Gianni Gualberto Morelenbaum

La nuova rassegna che il Teatro Franco Parenti dedica al jazz e alla musica improvvisata esamina questa volta la trasversalità che oggi caratterizza tali linguaggi. Gli steccati fra generi, vernacoli, stili, culture, tra- dizioni sono stati ormai abbattuti e una fitta rete meticcia di incroci, di interazioni, di incontri, dialoghi e persino scontri rende la colonna sonora della nostra contemporaneità un qualcosa dai lineamenti incerti, in perenne mutamento. Il jazz, d’altronde, con la sua storica capacità di fagocitare e assimilare una molteplicità di elementi diversi fra di loro, innestandoli nel primario ceppo africano-americano, ha fatto storica- mente da battistrada a tale concezione.

Nella programmazione di Jazz al Parenti non deve perciò stupire la presenza dell’immaginifico e sofisticato camerismo del celebrato gruppo brasiliano Trio da Paz accanto, ad esempio, al post-modernismo di Fast Future del sassofonista Donny McCaslin, reduce dall’avere contribuito alla creazione dell’ultima incisione di David Bowie, Blackstar. Altresì non deve sorprendere che un’affascinante compositrice e virtuosa flautista come Nicole Mitchell, fra le più avventurose esploratrici della tradizione africano-americana, accompagnata da strumentisti a dir poco geniali e originali, si collochi accanto a due improvvisatori “puri”, che hanno rinnovato in modo radicale, complesso e poetico il main- stream, quali lo straordinario sassofonista David Liebman e l’eccelso pianista Richie Beirach. Il trio di un batterista innovativo e raffinato come Jim Black, arricchito dalla presenza del giovane pianista Elias Stesemeder e di un superbo contrabbassista come Thomas Morgan, conclude una serie di intriganti “istantanee” del nostro presente musicale.

Il programma Jazz al Parenti

Nilson-Matta - Trio de Paz

Nilson-Matta – Trio de Paz

Trio da Paz | 6 marzo h 11.00
Romero Lubambo – chitarra
Nilson Matta – contrabbasso
Duduka Da Fonseca – batteria

Formatosi nel 1990, il Trio da Paz riunisce tre dei più importanti esponenti del jazz samba che si distinguono per interazioni avventurose, improvvisazioni audaci e ritmi abbaglianti. Ovviamente legata alle origini e alle radici della Bossa Nova la band si configura tra le più jazzistiche del mondo brasiliano. I percorsi dei tre musicisti sono segnati dalle collaborazioni con alcuni tra i più importanti jazzisti americani degli ultimi trent’anni: Lubambo con Diane Reeves, Michael Brecker e Grover Washington; Da Fonseca con Eddie Gomez, Lee Konitz, John Scofield, Astrud Gilberto, Antonio Carlos Jobim; Nilson Matta con Joe Henderson e più lungamente con Don Pullen. Il Trio da Paz è solito invitare nelle sue esibizioni, solisti di eccezione: l’ultima realizzazione Café vanta infatti la presenza del grande pianista brasiliano César Camargo Mariano, di Diane Reeves e Joe Lovano.

Donny McCaslin Fast Future | 21 marzo h 21.00

Jason Lindner

Jason Lindner

Donny Mc Caslin – sax tenore
Jason Lindner – pianoforte, tastiere
Matt Clohesy – basso elettrico
Nate Wood – batteria

Il sassofonista Donny McCaslin è sicuramente uno dei principali esponenti del sassofono jazz a partire dagli anni ‘90 e si è guadagnato una nomitation al Grammy Awards per il miglior solo strumentale nel brano Stadium Jazz dell’album Casting For Gravity del 2012, il cui successo ha portato una nuova prospettiva nel jazz acustico-elettronico. Sulla base di questa affermazione McCaslin ha riunito nuovamente la band registrando il nuovo album Fast Future prodotto dal collega sassofonista David Binney. Recentemente Donny McCaslin ha condiviso la sua line-up con David Bowie; affascinato dalla sua musica futuristica e dalla beat music di Mark Guiliana, il Duca Bianco li ha voluti nel suo ultimo progetto-testamento Blackstar. Per questo tour oltre al suo compagno abituale Jason Lindner, McCaslin si avvale della presenza di due ottimi sidemen come il bassista australiano Matt Clohesy e il batterista Nate Wood, membro dell’acclamata band dei Kneebody.

Jim Black Trio | 8 aprile h 21.00
Elias Stemeseder – pianoforte
Thomas Morgan – contrabbasso
Jim Black – batteria

Jim Black è un batterista che non ha bisogno di presentazioni. Reduce dall’esperienza e dal successo degli AlasNoAxis che lo vedeva alle prese con un ambiente energico ed elettrico con dei momenti quasi rock, ora il batterista ricerca nella direzione opposta: cosa di meglio, quindi, del trio piano–contrabbasso–batteria con cui il jazz ha costruito l’impalcatura della propria storia?
E così, il batterista delle mille scorribande elettriche, delle atmosfere balcaniche del Tiny Bell Trio di Dave Douglas e delle collaborazioni preziose con Uri Caine – che hanno dato frutti prelibati e diversissimi, dalle sorprendenti riletture di Gershwin ad un elettronico omaggio a Luciano Berio – ad un tratto, per sua stessa ammissione, si fa swing. Uno swing particolare, moderno, interattivo, che non ha nulla a che vedere con la precisa e ripetuta scansione ritmica nota ai più, ma che comunque è sempre pulsante sotto pelle, è sempre avvertibile all’orecchio attento. Ad affrontare l’impresa con lui, il pianista ventenne austriaco Elias Stemeseder, personalità musicale dalla sensibilità moderna, capace di inserirsi egregiamente nell’atmosfera ampia e spaziata delle nuove composizioni di Black, pensate appositamente per questa formazione completata da Thomas Morgan, uno dei più quotati contrabbassisti newyorkesi.

Nicole Mitchell’s Black Earth Strings | 25 aprile h 21.00
Nicole Mitchell – flauto,
Renée Baker – violino e viola
Tomeka Reid – violoncello
Josh Abrams – contrabbasso

Flautista impegnata sia nella musica improvvisata che in quella orchestrale contemporanea, Nicole Mitchell si è aggiudicata il Down Beat magazinès ‘rising star Flutist 2005-2008’ per il quarto anno consecutivo; è stata premiata ‘Chicagoan of the Year 2006’ dal Chicago Tribune; la Jazz Journalists Association l’ha insignita nel 2008, del titolo di Jazz Flutist of the Year.
La Mitchell è fondatrice di acclamati gruppi come il Black Earth Ensemble e Black Earth Strings (assieme a strumentisti strepitosti come la violoncellista Tomeka Reid, la violista e compositrice Renée Baker e al contrabbassista Josh Abranms) e co-presidente dell’AACM (Association for Advancement of Creative Musicians). Ha condiviso il palco con grandi personalità della musica come George Lewis, Miya Masaoka, Lori Freedman, James Newton, Bill Dixon e Muhal Richard Abrams.In aggiunta ai suoi personali progetti (fra cui Black Earth Ensemble, Black Earth Strings) la Mitchell è parte integrante di altri ensemble come Indigo Trio (con Hamid Drake and Harrison Bankhead), Exploding Star Orchestra (progetto di Rob Mazurek), Great Black Music Ensemble (Chicago AACM) e David Boykin Expanse.

Dave Liebman & Richie Beirach Duo | 9 maggio h 21.00
Dave Liebman – sax
Richie Beirach – pianoforte

Dave Liebman e Richie Beirach hanno in comune molto, peraltro non necessariamente riguardo lo stile con cui suonano: vengono da cinquant’anni di carriere individuali che li hanno visti vicini e distanti in periodi diversi, con progetti personali, in duo, di gruppo. Entrambi hanno attraversato il jazz moderno con grandi consensi, ma entrambi non si sono accontentati di ogni arrivo raggiunto e da lì han cercato sempre di ripartire. Il loro duo è un esempio piuttosto emblematico di come i due abbiano inteso ed intendano fare musica ed occupare il loro posto nel jazz: in più frangenti lo si potrebbe definire lirico, nelle sue atmosfere raccolte e riflessive, ma nessuno dei due si ferma sull’altro ad indugiare sulla nota d’effetto; d’altra parte le strutture armoniche hanno spesso sapori sperimentalisti o quantomeno fuori dal consueto, ma nel loro suonare non c’è un radicalismo integralista, la musicalità non viene dimenticata pur all’interno di una ricerca costante. Standard e composizioni originali si alternano in un flusso che è dominato dal magistrale interplay fra due menti musicali sofisticatissime e poetiche. Il risultato giunge a vertiginose altezze. Come già è stato scritto: un (grande) jazz cercato, prima che ricercato.

Biglietti
Intero 15€ + prevendita 1,50€ Under26 12€ + prevendita 1,50€ Scuole di Musica 8€ + prevendita 1€
Abbonamenti (disponibilità limitata)
3/5 concerti 36€/60€ > (12€ a ingressi) abbonamento valido per concerti jazz/elettronica

6 aprile – 4 maggio – 1 giugno 2016 – Sala Grande
ELECTROPARK EXCHANGES
Rassegna musicale a teatro: la contaminazione tra elettronica ed altri linguaggi sonori + formazione tecnica per lo spettacolo dal vivo.
Una produzione Forevergreen.fm in collaborazione con Associazione Pier Lombardo, Teatro Franco Parenti e SAE Institute progetto sostenuto da Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo nell’ambito del progetto Funder35.

Electropark Exchanges è un progetto di rassegna musicale e formazione tecnico/artistica su base triennale, prodotto e ideato da Forevergreen.fm, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano e Sae Institute, sostenuto da Fondazione Cariplo – Funder35.

L’idea affonda le sue radici a Genova, dove Forevergreen.fm ha coltivato con Electropark, festival nato nel 2012, una progressiva esperienza di ideazione e produzione di performances audiovisive innovative sui palcoscenici dei teatri di prosa cittadini.

I primi tre concerti inseriti nel cartellone primaverile del Parenti per il 2016 hanno come denominatore comune la contaminazione tra generi musicali apparentemente poco compatibili. L’elettronica si fonderà al jazz, alla classica, al post-rock. La proposta artistica di respiro internazionale esalta collaborazioni di altissimo livello di recente se non nuovissima formazione: musicisti noti provenienti da diversi mondi che stimandosi reciprocamente hanno unito le proprie visioni, i propri suoni in una nuova produzione. La caratteristica collaborativa del progetto si estende anche alla parte produttiva: committente ed artisti si avvicinano, creando un gruppo di lavoro che ha come obiettivo l’eccellenza oltre che la riuscita. Exchanges non a caso, perché il dialogo tra i diversi interlocutori dell’atto artistico sì fa coeso e diventa vero punto cardinale di un concept di comunicazione artistica e di produzione che vuole tendere all’armonia.
Il dialogo è attivato anche verso istituzioni ed enti di formazione che forniscono know-how ed esperienza tecnica al progetto tramite l’erogazione di corsi e stage rivolti a studenti semiprofessionisti all’interno di un percorso di crescita volto alla formazione di team tecnico specializzato. La presenza a Milano di numerose realtà legate alla formazione specializzata nei diversi ambiti connessi alla produzione di eventi culturali offre molte possibilità per l’attivazione di opportunità formative da offrire nel corso del triennio di progetto.
La visibilità di questa nuova rassegna fa anche da traino per lo sviluppo di attività su Electropark Festival, kermesse che l’associazione produce da 4 anni a Genova, e per futuri investimenti in altre città. Riproporre questo concetto di festival come vetrina per nuove collaborazioni tra musicisti di diverso ambiente dimostra la volontà di allinearsi a realtà europee d’avanguardia e di orientare l’offerta verso target differenti di pubblico.

Il programma Electropark Exchanges

SUMS_KangdingRay_BarryBurns (Mogwai)

SUMS_KangdingRay_BarryBurns (Mogwai)

Musica elettronica in scena a teatro per lo spettatore seduto: su questa combinazione si basa la produzione artistica di Electropark Exchanges. Uno schema più tradizionale e attento all’atto performativo di artisti internazionali che suonano sul palco strumenti e macchine, contaminando lo spazio con ibridazioni tra elettronica e jazz, post-rock e classica. 3 concerti, 3 produzioni europee di spettacolo dal vivo, 3 collaborazioni di ricerca tra musicisti, produttori, eccellenze della musica contemporanea e giovani professionisti. Aprile, Maggio, Giugno: ogni primo mercoledì del mese.

SUMS: KANGDING RAY + BARRY BURNS (MOGWAI) | mercoledì 6 aprile, h 21.00
Commissionato in origine da Berlin Atonal, SUMS è qualcosa in più della somma di esperienze musicali differenti. L’elettronica raffinata e potente di KANGDING RAY, produttore per Raster-Noton e Stroboscopic Artefact, incontra il post-rock dissonante del polistrumentista e autore dei MOGWAI, BARRY BURNS. Melodia e fragore si alternano, ritmi ossessivi e sintetici lasciano spazio a quiete improvvisa seguendo una trama sonora ibrida, tessuta con cura e arricchita dalle percussioni di Merlin Ettore e dal contrabbasso di Robert Lucaciu

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ROEDELIUS SCHNEIDER | mercoledì 4 maggio, h 21.00
Innovatore e fondatore dei leggendari Cluster e degli Harmonia, HANS-JOACHIM ROEDELIUS ha prodotto album modello per l’elettronica di oggi. Con Tiden, secondo disco in collaborazione, si solidifica il dialogo artistico con STEFAN SCHNEIDER, membro dei Kreidler e del trio To Rococo Rot.
I due creano musica introspettiva con l’intenzione sincera di coinvolgere in un gioco originale.
Tra pianoforte, sintetizzatori e musicisti vige un senso di uguaglianza, percepibile soprattutto quando vengono abbandonati sentieri logici e si perde il controllo solo per vedere dove si finirà.

BUGGE WESSELTOFT & CHRISTIAN PROMMER | mercoledì 1 giugno, ore 21
Da un lato il norvegese BUGGE WESSELTOFT, tra i più importanti nomi del pianismo contemporaneo, compositore sperimentale e pioniere del nu-jazz da anni, attivo in collaborazioni soprattutto con il mondo dell’elettronica. Dall’altro CHRISTIAN PROMMER, musicista tedesco, dj e percussionista le cui produzioni uniscono l’uso di campionatori e drum machines ad un approccio jazz. Due artisti dotati di affinità e sensibilità fuori dall’ordinario che dialogano su un territorio sgombro da codici attraverso il libero ma competente improvvisare su strumenti analogici e digitali. Una contaminazione tra sonorità ma, ancor meglio, una magia.

Biglietti
Intero 18€ + prev. over60/under26/Sae/ 15€ + prev.
Abbonamenti (disponibilità limitata)
3/5 concerti 36€/60€ > (12€ a ingresso) abbonamento valido per concerti jazz/elettronica
Una produzione Forevergreen.fm in collaborazione con Formazione – a cura di Forevergreen.fm – in collaborazione con SAE Institute

Il progetto Electropark Exchanges include una forte componente formativa a più livelli, rivolta a studenti semi-professionisti di SAE Institute per la produzione tecnica dei concerti e la post- produzione degli stessi attraverso l’editing di contenuti audio e video che favoriscono una linea editoriale e di comunicazione della rassegna più efficacie. Le attività si concentrano su:
Corso di Stage Management (formazione interna).
Il corso è rivolto a giovani studenti/professionisti per la formazione di uno o più team tecnici specializzati che possano approfondire le proprie conoscenze nel campo della gestione di eventi musicali e operare durante le fasi di valutazione, pre-produzione e produzione tecnica dei 3 concerti. Grazie al profilo altamente specializzato del docente e alla costante attività laboratoriale applicata direttamente a casi di studio reali, il corso offre un’esperienza di formazione per acquisire tutte le competenze indispensabili alla buona riuscita di uno spettacolo dal vivo, dai suoi aspetti prettamente tecnici ai fattori logistici, organizzativi e gestionali.
Il corso si svolge da Marzo a Giugno e si compone di 3 cicli di lezioni teoriche in classe presso SAE Institute sotto la guida di un docente esperto in direzione di palco e in teatro presso il Teatro Franco Parenti per la messa in pratica della produzione tecnica dei tre concerti. Gli argomenti trattati passano dall’analisi e dalla creazione di documenti tecnici (rider tecnico, lista backline, channel list, stage plot, main list) alla pianificazione e implementazione di un setup tecnico di palco per singole band, festival e orchestre, oltre che la gestione di un evento complesso nelle sue diverse fasi (load-in, setup, cablaggio, microfonazione, linecheck, soundcheck, change-over).
Post-produzione audio-video-testi (linea editoriale)
Il progetto è potenziato da un’analisi di approfondimento sulle produzioni, da interviste agli artisti e da elaborazioni video prodotte dagli studenti di SAE Institute che raccontano la rassegna nel suo percorso culturale. Network di comunicazione e produzione del format sono a cura di cheFare, piattaforma e strumento per fare cultura. Queste le parti che compongono la linea editoriale del festival:
– approfondimenti sull’organizzazione di progetto, interviste agli artisti, recensione dei concerti, approfondimenti sulla formazione, approfondimenti culturali sulla scena musicale europea e sulle produzioni d’avanguardia
– riprese video dei concerti e post-produzione audio/video
– documentario del corso di stage management a teatro e in classe – elaborazione e mastering audio in studio

Forevergreen.fm è un’associazione culturale musicale formata da un collettivo dinamico che si occupa di progettazione, produzione e direzione artistica di eventi, organizzazione workshop e seminari, allestimento spazi, contatto e gestione artisti, produzione digitale, formazione.

TRANCEPARENTI
in collaborazione con Threes
21 settembre 2016 spazi ex Centro Caimi

TRANCEPARENTI è un progetto – pensato ad hoc per gli spazi all’aperto del teatro Franco Parenti – che richiama la loro ritrovata unità con quelli interni, integrando diversi linguaggi espressivi per ricomporre in un insieme armonico memoria e innovazione, strumenti classici e nuove ricerche musicali.
Un progetto che coinvolge il pubblico in un’esperienza totale di emozioni visive, sonore, sensoriali culminanti con un’orchestra di soli archi di Milano Classica che, sul palcoscenico galleggiante della Piscina Grande, reinterpreta le musiche di Lorenzo Senni, figura centrale nella musica elettronica internazionale, secondo un arrangiamento del compositore Francesco Fantini. TranceParenti è presentato dall’Associazione Pier Lombardo insieme a Threes, associazione che lo ha ideato e che da tre anni propone il festival Terraforma a Villa Arconati con lo scopo di coniugare innovazione musicale e sostenibilità ambientale.

TranceLa Trance è un genere di musica elettronica che si sviluppa dai primi anni’ 90 in Inghilterra ed in Germania, salvo poi diffondersi capillarmente in tutte le regioni del mondo. Questa musica si distingue per l’uso di melodie e ritmi ipnotici e pulsanti. Astral Projection, Holy Man e Infected Mushroom sono tra i protagonisti di quello che poi ha assunto le caratteristiche di uno stile propriamente originale.

Biglietti
Intero 12€ + pr. over60/Under26/ 18€ + prev.

Lorenzo Senni è una figura chiave nella musica elettronica internazionale. Nato a Cesena nel 1983 è un artista multidisciplinare e compositore con sede a Milano. Ha tenuto tournée in tutta Europa, Scandinavia e Giappone e ha presentato i suoi lavori e le sue performance al Centre Pompidou (Parigi), Casa da Musica (Porto), Auditorium Rai (Torino), Auditorium Parco della Musica (Roma), Berghain (Berlino), SPACE (Londra), Zabludowicz Foundation (Londra), Schinkel Pavillon, S.M.A.K. (Ghent), ICA (Londra), Eletronika Festival (Brasile), MACBA (Barcellona). Il suo lavoro esplora l’idea di “buildup” che si può trovare nella musica dance più euforica come punto di partenza per creare invece brani maggiormente introspettivi che ne conservano la tensione emotiva e il pathos. I suoi interessi di ricerca includono i metodi algoritmici nel campo delle arti. Ha collaborato con compagnie teatrali quali Orthographe e Pathosformel. Come fondatore di “Presto!?”, etichetta discografica focalizzata su nuovi suoni all’interno della scena musicale contemporanea, ha pubblicato album da una serie di artisti internazionali tra cui Florian Hecker, Carl Michael Von Hausswolff, Marcus Schmickler, John Wiese, Lasse Marhaug, Alberto De Campo, Werner Dafeldecker e John Hudak.

Francesco Fantini nasce a Savona il 14 Novembre 1988. Dopo essersi diplomato al conservatorio di Cuneo e Torino, nel 2010 si trasferisce a Istanbul per frequentare il MIAM, nel Sound Engineer and Design department. Ed è in occasiona di questo trasferimento che comincia la collaborazione con Club To Club Festival, prima con un duo di elettroacustica/sperimentale, poi con il suo progetto solista fino ad arrivare nel 2011 alla collaborazione con Lorenzo Senni e Daniele Mana dando così alla luce One Circle. Continuando a produrre musica elettronica con il trio si dedica alla composizione, in particolare nell’ambito della colonna sonora.

Threes è un associazione culturale no-profit, costituita all’inizio del 2012 da Dario Nepoti, Ruggero Pietromarchi ed Alberto Brenta. Nasce dall’idea di sviluppare un processo creativo innovativo attraverso canoni imprescindibili quali la ricerca, il tempo e la semplicità. Attraverso questi passaggi, coniugati secondo criteri di accessibilità e di sostenibilità, Threes è stata fin da subito in grado di portare a termine con successo progetti altamente innovativi a livello culturale, consolidando la propria esperienza nella produzione di eventi.

Terraforma, uno dei principali progetti dell’associazione, consiste in un festival musicale della durata di tre giorni che si tiene durante il mese di giugno nella storica Villa Arconati di Bollate, a pochi passi da Milano. Il festival, giunto ormai alla sua terza edizione, si distingue per un tasso estremamente innovativo a livello musicale e per una forte attenzione alla sostenibilità ambientale. L’obbiettivo della manifestazione, oltre a proporre musicisti italiani e stranieri di fama internazionale, consiste nel creare un modello di coinvolgimento esperienziale attraverso la musica, in grado di sensibilizzare il pubblico, estremamente cosmopolita, verso tematiche importanti quali la responsabilità e la consapevolezza delle proprie azioni nei confronti.

CALENDARIO JAZZ
06/03 TRIO DA PAZ
21/03 DONNY MCCASLIN FAST FUTURE
08/04 JIM BLACK TRIO
25/04 NICOLE MITCHELL’S BLACK EARTH STRINGS 09/05 DAVE LIEBMAN & RICHIE BEIRACH DUO

ELECTROPARK
06/04 SUMS: KANGDING RAY + BARRY BURNS (MOGWAI) 04/05 ROEDELIUS SCHNEIDER
01/06 BUGGE WESSELTOFT & CHRISTIAN PROMMER

TRANCE
21/09 CONCERTO TRANCEPARENTI – SPAZI EX CENTRO CAIMI