Dal 2 Marzo 2017 il songwriter italiano, ci racconterà “perché ascoltavamo e facevamo i cantautori”

Il libro-intervista “La protesta e l’amore” (realizzato da Mario Bonanno e pubblicato da Gilgamesh lo scorso anno) realizzato in occasione dei trent’anni di carriera del cantautore diventa tour.

Saranno quattro teatri, nel mese di marzo 2017, a ospitare il concerto-reading che racconterà – tra citazioni di ballate epocali di illustri colleghi – e brani suoi “perché (come cita il sottotitolo) ascoltavamo e facevamo i cantautori”. Tutti lo siamo stati un po’, anche chi non ha mai suonato o scritto, ma semplicemente ascoltato e fatte sue le canzoni che i poeti-sonanti degli anni ’70 e ’80 hanno scritto e messe su vinile.

Luca Bonaffini

Luca Bonaffini

Niente nostalgia, ne sociologia. Solo canzoni e racconti, vissuti dalla penna di un vero cantautore, di quelli “fortunati” (come lui stesso si definisce) che dal sogno dei banchi di scuola è approdato ai grandi palcoscenici dei prima miti, poi colleghi.

Luca Bonaffini, un ex ragazzo come tanti, è figlio della beat generation e tenace erede del cantautorato doc italiano che, coraggiosamente, ha cantato per protesta e per amore.

Giovedì 2 marzo ore 21 – Teatro Sereno (Brescia)

Sabato 18 marzo ore 21 – Teatro della Proloco Sarmede (Treviso)

Venerdì 24 marzo ore 21 – Teatro Comunale Occhiobello (Rovigo)

Martedì 28 marzo ore 21 – Teatro Ratti Legnano (Milano)

Note biografiche (tratte da Wikipedia)

Luca BonaffiniCompositore di musiche e autore di testi per canzoni, si è affermato intorno alla fine degli anni 80 come collaboratore fisso di Pierangelo Bertoli, firmando per lui molti brani in album di successo, tra le quali “Chiama piano”, all’interno dei quali compare anche come cantante, armonicista e chitarrista acustico. Altre canzoni sue sono state interpretate anche da Patrizia Bulgari, Flavio Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Claudio Lolli e ha scritto testi teatrali insieme a Dario Gay ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato, come cantautore 11 album, affrontando tematiche impegnate e sociali; ha vinto il premio Rino Gaetano (1988) “targa critica giornalistica” e il Premio Quipo (1999) al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (miglior progetto multimediale); ha partecipato al Festival del Teatro Canzone – Premio Giorgio Gaber (2005) e due volte al Premio Tenco (edizioni 2008 e 2012). Nel 2013 ha debuttato come scrittore con il libro ” La notte in cui spuntò la luna dal monte” (edito da PresentArtSì), ispirato al suo incontro con Pierangelo Bertoli. Nel 2015 Mario Bonanno ha pubblicato un libro dedicato ai suoi trent’anni di carriera, intitolato “La protesta e l’amore. Conversazioni con Luca Bonaffini” (edito da Gilgamesh editrice)”.