Luca Bonaffini – La notte in cui spuntò la luna dal monte…

Venerdì 9 novembre 2018 – Teatro Pax, Provaglio d’Iseo (BS) – Special guest: Alberto Bertoli

Quasi trent’anni fa, nel febbraio del 1991, Pierangelo Bertoli (a sorpresa e contro ogni previsione) strappò l’applauso più lungo della storia del Festival di Sanremo. Tanti già lo conoscevano per i suoi successi radiofonici, molti lo amavano e lo stimavano per le sue canzoni impegnate e di spessore.

Ma fu proprio grazie a “Spunta la luna dal monte”, scritta e cantata coi i Tazenda (band sarda), che il cantautore italiano divenne simbolo della canzone civile e popolare al tempo stesso, sfidando la diversa abilità che lo aveva costretto ad una carrozzina fin dall’età di undici mesi, a causa della poliomielite.

Ma come nacque questa canzone? Qual è il segreto che si cela dietro il successo di un antieroe mediatico, ma così amato dalla gente?

Luca Bonaffini, suo collaboratore storico (che proprio in quegli anni era suo braccio destro, chitarrista e co-autore) ha svelato in un libro (la notte in cui spuntò la luna dal monte, 2013) come prese forma in una notte quella canzone, perché Bonaffini era lì con lui.

Il 30 dicembre 2015 il giornalista Giancarlo Governi ha dedicato al cantautore emiliano una trasmissione su RAI TRE, dove – grazie al ricordo di Fiorella Mannoia, Nek, Ligabue e Bonaffini – è stato straordinario comprendere la storia di questo personaggio straordinario.

Chi è Luca Bonaffini (fonte wikipedia)

Cantautore, scrittore e regista teatrale, Luca Bonaffini è nato a Mantova nel 1962. Si è affermato intorno alla fine degli anni 80 come collaboratore fisso di Pierangelo Bertoli, firmando per lui molti brani in album di successo, tra le quali “Chiama piano”, all’interno dei quali compare anche come cantante, armonicista e chitarrista acustico. Altre canzoni sue sono state interpretate anche da Patrizia Bulgari, Flavio Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Bermuda Acoustic Trio, Claudio Lolli e ha scritto testi teatrali insieme a Dario Gay ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato come cantautore undici album aventi un unico filo conduttore, affrontando tematiche impegnate e sociali; ha vinto il premio Rino Gaetano (1988) “targa critica giornalistica” e il Premio Quipo (1999) al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (miglior progetto multimediale); ha partecipato al Festival del Teatro Canzone – Premio Giorgio Gaber (2005) e due volte al Premio Tenco (edizioni 2008 e 2012); è stato nel 2000, insieme all’attore e scrittore Flavio Oreglio, ideatore del “Festival della canzone umoristica” Musicomedians e curatore di rassegne dedicate alla musica d’autore e al teatro canzone. Nel 2013 ha debuttato come scrittore con il libro ” La notte in cui spuntò la luna dal monte” (edito da PresentArtSì), ispirato al suo incontro con Pierangelo Bertoli.

Nel 2015 lo scrittore Mario Bonanno ha pubblicato un libro-intervista intitolato “La protesta e l’amore. Conversazioni con Luca Bonaffini” (edito da Gilgamesh), in occasione dei suoi trent’anni di carriera. Nel 2018 ha pubblicato il suo tredicesimo album solista, intitolato “IL cavaliere degli asini volanti”.

Ha scritto per Bertoli nei seguenti album: Canzone d’autore, Sedia elettrica, Spunta la Luna dal monte, l’Italia d’oro, Gli anni miei. Ed è presente molte raccolte.

Inoltre, Pierangelo Bertoli ha cantato insieme a Bonaffini nell’album BLEZ (1993, Sugar Music) e in oltre 150 concerti tra il 1990 e il 1993.

Luca Bonaffini, nel 2014, ha partecipato al Premio Pierangelo Bertoli come ospite, presentando la canzone “Maddalena” (del 1984) in una versione personalizzata, tratta dal suo tributo “Sette volte Bertoli” (Delta italiana, 2014). Sotto, un’immagine del 1991 durante il tour “Spunta la luna…”

La notte in cui spuntò la luna dal monte  – Le canzoni e la storia di Pierangelo Bertoli raccontate da Luca Bonaffini

Allora ecco un tour, fatto di canzoni scritte insieme e di grandi successi, che il cantautore italiano Luca Bonaffini dedica a Bertoli, suo amico e maestro.

Come dimenticare “A muso duro”, “Pescatore”, “Eppure soffia”, “Chiama piano” e tante altre?

Luca Bonaffini, con una band essenziale (alla “Bertoli” … potremmo dire) sfida il tempo e le piazze, rievocando senza toni nostalgici, quegli anni 70,80 e 90 che hanno visto le canzoni di Pierangelo Bertoli suonare e risuonare ovunque, e che oggi – per contenuti e argomenti – ci appaiono attuali più che mai.

Perché il vento, quello della buona musica e della vita, soffia ancora.

E quella luna, di lucida speranza, spunta ogni notte.