#LeCantiamoAllaViolenza

Noi della redazione Indexmusic abbiamo apprezzato l’iniziativa di Bruno Mantra dedicata alla violenza sulle donne, con questa iniziativa denominata “Wav” Women Against Violence –  quindi, abbiamo pensato di fare questa intervista per far conoscere più approfonditamente questo progetto ai nostri lettori.

WAV è un collettivo che vede 17 artiste italiane unite nella lotta contro la violenza sulle donne, guidate dal direttore artistico Bruno Mantra, con l’appoggio di Associazione Otto e del Centro Donna Padova

Hai pensato ad un progetto dedicato alla violenza sulle donne. Pochi uomini hanno il coraggio di farlo, come lo hai pensato? Cosa ti ha spinto a creare questo progetto ?

Bruno Mantra ideatore del progetto WAV Women Against Violence – Immagine tratta dalla pagina Facebook dell’artista ©

Ciao Ragazzi e innanzitutto grazie per lo spazio che ci concedete. A questa domanda devo rispondere su due livelli: associativo e personale. Il progetto Wav nasce dall’associazione culturale Otto (ormai meglio nota nel nostro piccolo territorio come OttoEventi). Questa associazione si è sempre occupata della promozione e divulgazione dell’arte indipendente, con occhio di riguardo alla musica (essendo formata da musicisti) ma con ampio respiro anche verso tutte le altre forme d’arte. Attraverso le esperienze e gli eventi realizzati, ci siamo resi conto che questa nostra “purezza” di intenti collide spesso con enti, amministrazioni e privati, che badano più al profitto che alla mission di rendere questo posto un pò migliore attraverso la diffusione della cultura. Ci siamo dunque proposti di unire l’arte con un aspetto sociale importante, in modo da metterci in una posizione quanto più indipendente possibile da cricche di politici (di ogni fazione) o tornacontisti vari.

Personalmente mi è nata l’idea di fare qualche cosa per la Donna per due motivi: uno prettamente di carattere personale, dato che purtroppo ho conosciuto Donne vittime di cose davvero pessime; e l’altro di carattere un pò più filosofico: la Donna come manifestazione di Bellezza, proprio quella Bellezza divina (per molti “Il Femminino”) che molto spesso manca in alcuni luoghi e situazioni. Una Bellezza salvifica e sacra che va in ogni modo preservata, sostenuta e protetta. Ecco quindi che questa idea personale messa sul tavolo del direttivo di OttoEventi ha preso il via. Una volta messa su carta (approssimativamente) mi sono rivolto e recato al Centro Donna Padova e…voilà!

Come sei riuscito a mettere d’accordo tutte le donne, musiciste e cantanti, per questo progetto ? Hanno apprezzato subito questa Tua iniziativa ?

In verità non è stato molto difficile coinvolgere le artiste a partecipare a Wav: una volta esposto il “piano” hanno subito accettato e, anzi, hanno fatto una sorta di telefono senza fili tra loro cercando di “reclutare” colleghe e amiche. Come spesso succede nella vita, basta lasciare che le cose accadano, invece che pensare di poter controllare tutto quanto. E’ così che in pochi mesi siamo arrivati ad oggi, a questa forma che ora ci da una identità di collettivo, ma che è ancora e credo sarà sempre in trasformazione. Credo che sia a livello artistico che sociale ci sia la necessità di un qualcosa scevro da “obblighi”, qualcosa di libero. E Wav è fatto da persone che liberamente hanno scelto di esserne parte.

Musicraiser – avete pensato subito di coinvolgerla ? Come vi è venuta l’idea ?

Abbiamo pensato di usufruire di un crowdfunding nel momento in cui ci siamo resi conto che avevamo materiale per fare un disco, e soprattutto quando ci siamo resi conto che il disco poteva essere un articolo spendibile per poter raccogliere utili da destinare all’opera del Centro Donna. Quindi: una raccolta fondi per fare un disco per raccogliere fondi. Un giro di parole arzigogolato ma efficace direi. Abbiamo scelto Musicraiser su consiglio di alcune artiste che avevano già realizzato i propri lavori attraverso questa piattaforma: sinceramente all’inizio poteva essere Musicraiser come qualsiasi altra. In realtà ha funzionato e direi anche piuttosto bene. Il nostro target è stato raggiunto. Il disco uscirà a breve per Cabezon Records: siamo alla fase dei dettagli pre-stampa.

Questo progetto lo porterete aventi negli anni ? Oltre alla “musica”, pensate anche alla creazione di fondi per le donne maltrattate, progetti particolari per loro ?

“Del doman non v’è certezza” diceva un tale… Ciononostante io credo che questo progetto sia ancora in una fase embrionale: questo disco è un punto di partenza e non di arrivo. Ci piace pensare di lasciare aperte le porte e le finestre a tutte le possibilità: male che vada entra un pò di aria fresca e abitare questo progetto diventa ancora più piacevole! Già oggi tutti gli utili del progetto WAV sono destinati al Centro Donna Padova per sostenere le loro attività. Nello specifico stiamo individuando una strategia per supportare più possibile un servizio di emergenza svolto dal Centro: in sostanza le volontarie e le operatrici riescono a garantire in sole due ore un luogo segreto dove poter accogliere le Donne che stanno “fuggendo” da una situazione di minaccia, e i loro figli eventualmente. Questo servizio sta per ricevere un taglio dei finanziamenti (non mi capacito del perchè) e noi ci impegneremo affinchè possa rimanere attivo, pur sapendo di poter dare una goccia in un mare.

Prossimi Live ?

I live di WAV riprenderanno il 12 Agosto a Noale (VE), e continueranno intensamente a Settembre nelle province di Padova Venezia e Treviso. Siamo molto attivi anche in veste House Concert: è una dimensione che ci piace molto perchè concentra in poco spazio e poche (ma attente) persone il nostro messaggio.

A presto ! Un abbraccio

Grazie a voi per l’aiuto che ci date attraverso questa intervista: parlare di Wav è diffondere il messaggio #LeCantiamoAllaViolenza !