Nel suo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” Italo Calvino scrisse: “C’è una linea di confine: da una parte ci sono quelli che fanno i libri, dall’altra quelli che li leggono.”

E c’è molta di questa filosofia nell’atteggiamento della formazione indie-rock britannica The Crookes: sono infatti una band che conosce le storie d’amore scritte nei libri ma, alla fine, sono sognatori che preferiscono vivere la propria vita e fare esperienze.

George Waite (voce/ basso), Daniel Hopewell (compositore/chitarra), Tom Dakin (chitarra) e il nuovo acquisto Adam Crofts (batteria) sono convinti che la realtà sia un mondo di parole dette, avventure vissute e cambiamenti messi in atto.

Il loro quarto album “Lucky Ones” è uscito il 29 Gennaio per Anywhere Records (UK/Europa) e Modern Outsider (USA).

Quest’ultimo lavoro richiede di dimenticare tutto quello che già si conosce della band che ha abbracciato infatti un approccio nuovo rispetto al passato: sperimentazione musicale e una sana sfrontatezza sono elementi fondamentali del disco.

“Lucky Ones” è pervaso dai concetti di viaggio (tanti i riferimenti alle opere di Jack Kerouac) e fuga dalla monotonia quotidiana ed è sicuramente, fino ad ora, il disco più avventuroso (sia a livello tematico che musicale) della formazione di Sheffield.

The CrookesI primi singoli estratti -“The World is Waiting” e “I Wanna Waste My Time on You” – spiccano all’interno dell’album per la loro energia e immediatezza. Sono pezzi che fanno ballare.

Parafrasando i versi di Calvino, potremmo dire dei The Crookes: ci sono quelli che fanno musica, quelli che ascoltano musica e, infine, quelli che la vivono.

The Crookes stanno portando in giro per l’Europa il loro “Lucky Ones” e toccheranno anche l’Italia per tre date:

5 Maggio @Lavanderie Ramone (Torino)
6 Maggio @ Arci Ohibò (Milano)
7 Maggio @ Box Studios (Pordenone)

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