Epilogo di grande rilievo per un’edizione che innalza sempre più il livello della kermesse

La PFM non tradisce le attese, strabiliando oltre 8000 persone che ieri sera non hanno perso occasione per applaudire Franz Di Cioccio e compagni. La leggendaria progressive rock band italiana ha confermato di avere mantenuto intatto il proprio smalto, risaltando per bravura, varietà di soluzioni e quell’energia che ben ricordano i loro fans storici.

Franza Di Cioccio – Emozioni in Musica 2017 Roseto degli Abruzzi ©

Si conclude perciò come meglio non poteva Emozioni in Musica 2017, il festival dedicato alla produzione musicale degli anni Sessanta e Settanta che da giovedì 3 agosto ha richiamato migliaia di appassionati in Piazza Ponno (Rotonda Nord del Lungomare Celommi) a Roseto degli Abruzzi.

Dopo il successo degli anni precedenti, la quarta edizione della manifestazione organizzata dall’Associazione Le Ombre sotto la rigorosa direzione artistica di Morgan Fascioli, eleva sempre più il valore della kermesse, che grazie al lavoro di uno staff affiatato ha raggiunto una qualità tale da venire apprezzata e rinomata a livello nazionale da tantissimi addetti ai lavori.

Emozioni in Musica 2017 ha aperto i battenti giovedì 3 agosto, quando I Cugini di Campagna hanno incantato il lungomare rosetano con la loro simpatia ma soprattutto con le loro canzoni e con un’elevata bravura sul piano artistico forse fin troppo sottovalutata per una band sulla cresta dell’onda da quasi 50 anni.

Venerdì invece l’attenzione è stata catalizzata dal ‘braccio rock’ di Lucio Battisti, vale a dire Alberto Radius e la sua Formula 3, che per oltre due ore hanno deliziato il pubblico con ‘Eppur mi son scordato di te’ ed altre hit, risaltando per voglia di fare musica e di regalare alla platea uno spettacolo all’altezza della loro storia.

Sabato invece è stata la volta della splendida performance del ‘Principe’ Maurizio Vandelli, che con i suoi Miranda ha regalato un concerto indimenticabile per tutti i presenti, grazie ad una voce meravigliosa ed una carica innata che diventa parte di sé ogni qualvolta si trova a salire sul palco.

Naturalmente non vanno dimenticate assolutamente le performance dei gruppi che hanno aperto le prime tre serate, a partire dalle giovani band come i locali Accessori Anni ’60 e le marchigiane Le Rimmel fino ai ‘diversamente giovani’ Le Ombre.

Il bilancio conclusivo non può che essere entusiasmante per lo staff organizzativo, che dopo un (breve) periodo di meritato riposo, ripartirà con rinnovato vigore per creare nella prossima edizione un festival capace di riuscire nell’impresa di essere ancora più interessante di quello dell’anno precedente, ben sapendo che le aspettative saranno sempre più elevate per quello che è ormai diventato l’evento di punta dell’estate rosetana.