Una personale interpretazione del pianista jazz delle fughe e dei preludi del compositore seicentesco

 

Domani sera, venerdì 16 febbraio, alle ore 21, alle OGROfficine Grandi Riparazioni di Torino il pianista jazz statunitense Brad Mehldau suonerà dal vivo in piano solo “Three pieces after Bach”, una personale interpretazione del repertorio del compositore seicentesco attraverso l’occhio dell’armonia contemporanea.

Brad Mehldau

«Il Clavicembalo ben temperato di J.S. Bach è stato il punto di partenza da cui ho realizzato tre composizioni per piano solo. – commenta Brad Mehldau – La musica di Bach è stata un punto di svolta, nonostante aderisse largamente alle regole armoniche della tradizione e fosse addirittura percepita come poco moderna dai suoi contemporanei. Quando ascoltiamo la sua musica e non siamo abituati alla sua armonia, abbiamo l’impressione di sentire tutto ciò che in musica rappresenta lo status quo. Se invece ascoltiamo più attentamente, ci rendiamo conto di quanto in realtà sia rivoluzionaria – quanto lontano si spinge dai principi armonici che utilizza nonostante quelle consuetudini musicali fossero anche più antiche di quelle che lui aveva assimilato. La musica di Bach era il fulcro – il culmine e la fine di una tradizione, che stava puntando al futuro.»

L’appuntamento con la musica di Brad Mehldau è il secondo della rassegna Piano Lessons, dedicata al pianismo internazionale con quattro grandi maestri del settore. Quattro maestri per quattro appuntamenti che portano il pubblico alla scoperta delle diverse sfaccettature del mondo dei tasti bianchi e neri: l’energetica ed emotiva precisione esecutiva di Ezio Bosso, l’even eight del visionario Bred Mehldau, il melodico tocco di Yann Tiersen e l’originale minimalismo musicale di Michael Nyman.

«Piano Lessons è un progetto che si inserisce nella polifonia che caratterizza la programmazione musicale di OGR, andando ad aggiungere una nuova nota a questo accordo e continuando la serie di eventi – creati ad hoc per lo spazio – iniziata con i concerti del Big Bang e proseguita con gli spettacoli 3D dei Kraftwerk», racconta Nicola Ricciardi, Direttore Artistico delle nuove Officine Grandi Riparazioni.

«Lo spazio di quelle che furono le Fucine delle OGR si trasforma in un flessibile total theatre in grado di accogliere un grande numero di spettatori in condizione di perfetta visibilità e ascolto. – commenta Fabrizio Gargarone, ideatore della rassegna insieme al Direttore Artistico Nicola Ricciardi – Sono presenti tutte le condizioni tecniche per portare le esibizioni di questi Maestri oltre la dimensione di grande spettacolo verso un’esperienza personale e intima: una lezione individuale di pianoforte.»

Ecco i maestri internazionali del mondo del pianoforte che daranno lezione sul palco delle Fucine delle Ogr di Torino:

16 febbraio Brad Mehldau – piano solo – Three Pieces After Bach

9 marzo Yann Tiersen – piano solo – An Evening with Yann Tiersen SOLD OUT

14 aprile Michael Nyman con Michael Nyman Band

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Le nuove OGR di Torino: da ex-officina per i treni a spazio per la ricerca artistica e tecnologica nel cuore della città

Le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino sono un nuovo centro di produzione culturale e di sperimentazione interdisciplinare di oltre 35.000 metri quadrati, inaugurato con una grande festa di due settimane dal 30 settembre al 14 ottobre 2017 grazie al sostegno fondamentale della Fondazione CRT. Le OGR sono oggi il risultato dell’ambizione di riunire due anime, quella della ricerca artistica e quella dell’innovazione, mettendo assieme le idee e i valori della creatività con gli strumenti e i linguaggi delle nuove tecnologie all’interno di un suggestivo scenario architettonico post-industriale. Situate in prossimità della stazione ferroviaria di Porta Susa e a 50 minuti da Milano grazie all’alta velocità, le OGR rappresentano infatti uno dei più importanti esempi di architettura industriale dell’Ottocento a Torino: un insieme di grandiosi edifici a forma di H costruiti tra il 1885 e il 1895 e adibiti fino ai primi anni ’90 alla manutenzione dei veicoli ferroviari.

Nel 2013 la società consortile OGR-CRT, detenuta per oltre il 50% dalla Fondazione CRT, ha acquistato l’area da RFI Sistemi Urbani, per riqualificarla con un investimento di 100 milioni di euro sotto la guida della Soprintendenza e in stretta collaborazione con il Comune di Torino. Già sede di tre mostre per i 150 anni dell’Unità d’Italia, nel 2013 le OGR hanno ospitato oltre 100 eventi di “test” e circa 120.000 visitatori in 5 mesi, con un’offerta eterogenea (attività espositive, concerti, teatro). Successivamente sono state chiuse al pubblico per l’avvio delle imponenti opere di riqualificazione finanziate dalla Fondazione CRT.

Dal 30 settembre al 14 ottobre 2017 le OGR sono state protagoniste del Big Bang, la grande festa organizzata dalla Fondazione CRT per celebrare la riapertura della storica “cattedrale” di architettura industriale recuperata e restituita alla città con una nuova missione: dalla riparazione dei treni alla generazione delle idee. Oltre 50.000 persone hanno partecipato al grande opening lungo due settimane: sono stati 12 mila gli spettatori dei concerti gratuiti di Giorgio Moroder, Elisa, Ghali, Omar Souleyman, Danny L Harle, The Chemical Brothers e il super gruppo Atomic Bomb! mentre sono state 40.000 le persone che hanno potuto ammirare i progetti site-specific a firma di William Kentridge, Arturo Herrera e Patrick Tuttofuoco. Nel mese di Novembre le OGR sono state protagoniste di The Catalogue – 1 2 3 4 5 6 7 8, serie di concerti in 3D ad opera dei Kraftwerk, pionieri della musica elettronica tedesca.

15 Febbraio 2018