Sabato 15 ottobre il pianista presenterà il suo nuovo album, ricco di preludi inediti, in un suggestivo concerto

Un vero disco extrasensoriale in cui troviamo, tra gli altri, brani ispirati a scritti di grandi poeti e romanzieri come Xavier Grall, J. R. R. Tolkien e Joseph Roth. A breve il tour nelle Feltrinelli di tutta Italia.

Stalteri_preludes_NP0035_bozza4.inddDopo aver presentato in anteprima il suo nuovo disco “Préludes” all’interno della Chiesa Ss. Apostoli di Roma, Arturo Stàlteri sarà in concerto sabato 15 ottobre a Napoli, ospite della rassegna “Piano City”, con “Preludi per pianoforte”. L’appuntamento con il musicista, tra i pianisti contemporanei più noti in Europa, è a partire dalle 17.30 alla Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano (via Toledo 185).

Il disco (che segue “In sete altere” del 2014 in cui omaggiava la musica di Franco Battiato) è una vera e propria chicca: 22 brani, preludi inediti.

Un lavoro che, idealmente, prende spunto dai più grandi musicisti di ogni tempo: “Johann Sebastian Bach, Fryderyk Chopin, Claude Debussy, Alexander Scrjabin, Dmitrij Shostakovich: tutti questi artisti – spiega Stàlteri – hanno omaggiato la forma del Preludio, grazie alle loro raccolte di ventiquattro composizioni in tutte le tonalità maggiori e minori”.

In “Préludes” il compositore romano ha però voluto sottrarsi al diktat dell’utilizzo dell’intera gamma delle tonalità. Vera figura di riferimento è Debussy: l’artista francese diede un titolo a ognuno dei suoi preludi (tranne in un caso) e così ha fatto il compositore romano in questa sua nuova opera.

arturo-stalteri-orizzontaleNell’ascoltare “Préludes” si ha la sensazione di ritrovarsi in un viaggio fuori dal tempo, in un disco “extrasensoriale”, immediato, coinvolgente: tra i brani, “Fils de naufragés” è ispirata a una poesia del bretone Xavier Grall; “Èowin” alla trilogia dello scrittore J. R. R. Tolkien; “Gli artigli di Cat Woman” è dedicata al personaggio inventato da Bob Kane e Bill Finger; “Everyone picked strawberries” al romanziere Joseph Roth; “Il sogno di Lydea” prende spunto dagli scritti fantasy di Patricia Anne McKillip.

Ma c’è tanto altro in “Préludes”: ascoltando “Tir Na Nòg” sembra di vedere la terra dell’eterna giovinezza, e in “Red Shift” il fenomeno astronomico dello spostamento verso il rosso dei segnali elettromagnetici emessi dalle galassie.

In tre brani (“Lascia le spine alle rose”, “Ali e radici” e “Seduta nel buio”) partecipa la poetessa romagnola Annalisa Teodorani che recita alcuni versi inediti scritti per l’occasione.

Nel progetto “Préludes” assoluto protagonista è lo strumento d’elezione di Stàlteri (Yamaha C7 Grand Piano) supportato, in alcuni brani, da altri strumenti come il pianoforte e la chitarra elettrica di Michele e Matteo Gioiosa; il clavicembalo di Alessandro Buca; il flauto e la voce di Federica Torbidoni; il violino di Yasue Ito; il santoor di Guido Landucci e le macchine lunari di Pino Zingarelli.

Arturo Stàlteri presenterà “Préludes” in una serie di concerti in giro per l’Italia. Dopo Roma e Napoli, partirà per un instore tour all’interno delle Feltrinelli di tutta Italia.

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Milano, 13 Ottobre 2016